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sabato 14 maggio 2011

International Day Against Homophobia and Transfobia

Salve gente,

Inizio questo post riagganciandomi subito a quello precedente, visto che l'altro giorno ho potuto leggere un' ulteriore risposta all'articolo di Michele Serra da parte del Fatto Quotidiano. Il punto più interessante e chiave dell'articolo recita così:

"Cardinale e gay si rivedranno. L’iniziativa delle veglie di preghiera è stata pungolata da un commento acidulo di Michele Serra, che si è domandato perché la comunità gay si ostini a -chiedere asilo ad una comunità (la Chiesa cattolica) che considera l’omosessualità non solo una colpa, ma una malattia-. La risposta è semplice. Perché non si tratta di una lobby esterna che vuole forzare l’ingresso nel tempio, ma di credenti che vogliono essere riconosciuti nella loro casa di preghiera. Perché Giulia, una lesbica di Firenze, non vuole trovarsi a una riunione parrocchiale e sentire il prete esclamare -basta con questi uomini effeminati e donne mascoline a bischero-. Il cattolicesimo quotidiano sta cambiando. Parecchi esponenti ecclesiastici possono dire come il cardinale Martini: -Tra i miei conoscenti ci sono coppie omosessuali, uomini molto stimati e sociali. Non mi è stato mai domandato né mi sarebbe venuto in mente di condannarli-".

Ora, non dubito che il cattolicesimo stia cambiando o che possa cambiare, o ancora che in un certo senso lo "debba" ai suoi fedeli; il punto mio e di Serra era un altro: non è detto e non è storicamente constatato, ma soprattutto, non fa parte dello statuto della CC cambiare i suoi dogmi. E l'omofobia ne fa parte, come il no al divorzio o al preservativo: la società richiederebbe che la Chiesa si modernizzasse su queste faccende, ma non è certo lei a comandare su dogmi che, se non sbaglio, dovrebbero venire 'dall'alto'. Insomma, miei cari cattolici, non è il vostro Dio a fare le regole? Non le ha scritte in un bel librino sacro santo? E per voi Cattolici, non è il papa il miglior interprete di quelle regole? Per voi, non è la Chiesa Cattolica Apostolica Romana a decidere e a spiegarvi le parole arcaiche del Testamento e a decretare quale possa essere il misterioso Piano Divino? E allora fatevene una ragione!

Mentre vi disperate perché la vostra religione dell'omino fantasma, dell'unicorno rosa invisibile, non vi riconosce in quanto omosessuali, in Uganda è lo stato stesso (quello per il quale, in teoria, le leggi si dovrebbero basare sul consenso e sulla razionalità) a non farlo. In questo momento, infatti, non stanno discutendo su come commemorare gli omosessuali uccisi, ma su come ucciderli meglio e più crudelmente a suon di LEGGE. Ebbene sì, si sta votando per la PENA DI MORTE PER OMOSESSUALITA'. Ora, contando sul fatto che per ora in Italia si sia ancora un po' lontani da questo, per ora a noi non rinnovano le patenti... vabbé! Eh sì, è accaduto di nuovo: dopo il caso di discriminazione di Catania, ecco che anche a Brindisi, dopo undici anni di regolare patente, il signor X si è visto negare il rinnovo a causa di una fantomatica malattia... vi devo esplicare di quale malattia si tratta? Ma la sodomia, ovviamente! Non credo ci sia molto altro da dire a riguardo... se volete, commentate!

Ma ora passiamo a notizie un pochino più gay friendly!

In occasione delle Giornata Mondiale contro l'omofobia in molti comuni si sta organizzando una settimana di commemorazione, dal 16 al 21 maggio. Ovviamente anche il Cassero, a Bologna, ha preparato numerose iniziative raggruppate sotto il titolo 'TAKE CONTROL!'. Penso sia inutile ribadire quanto queste giornate siano fondamentali per noi omosessuali come per tutte quelle persone che semplicemente vorrebbero vedere rispettati i diritti fondamentali di tutti, primo in ordine di importanza: quello alla vita. Aderite in massa, sono tutte iniziative divertenti e originali! (sul sito dell'Arcigay che ho linkato sopra potete vedere l'elenco dei comuni che aderiscono alla settimana contro l'omofobia e le eventuali feste e attività a cui partecipare).

E sempre in tema (non credo a caso, tra l'altro) è arrivato il nuovo episodio di Glee 'Prom Queen'. Dico 'sempre in tema' visto e considerato che è quasi un'intera stagione che nel telefilm vengono intelligentemente affrontati i temi del bullismo, dell'omofobia e del coming out.

!!!!!!!!!!!!!!!SPOILER!!!!!!!!!!!!!!!!

Quest'ultimo stupendo episodio ha visto il ritorno di Jesse, che per quanto non rientri tra i miei personaggi preferiti, è sicuramente la voce maschile più interessante, o comunque, di mio gusto :-) Ben venga quindi il duetto con Rachel sulle note di 'Rolling in the Deep' di Adele.

Ma l'episodio non ruota tanto su questo ritorno o sul triangolo Finn, Rachel e Quinn, ma piuttosto sull'attesissimo momento finale, con l'assegnazione del titolo di Re e Reginetta: difficile da non rendere prevedibile, ecco che invece gli avvenimenti stupiscono tutti. Karowsky vince la corona da Re, mentre lo scettro da Reginetta viene consegnato alle sconvolte mani di Kurt, riportandolo alla realtà omofobica e bigotta che ormai sembrava aver dimenticato. Ma il mio pensiero, lo ammetto, è andato, come sempre più spesso negli ultimi tre episodi, all'atteso coming out ( o anche outing, a sto punto) di Santana... che però non c'è stato! Confido, ma in parte temo (sarebbe un po' scontato, no?) in un super finale pieno di dichiarazioni strappa lacrime per le Nazionali di New York!

E infine, per chiudere definitivamente il post vi lascio con due chicche: il nuovo singolo di Lady Gaga -The Edge of Glory ( per il quale ho ancora un po' di riserve... a breve la recensione :-D)


e il link ad una buonissima iniziativa dell'UAAR (Unione Atei Agnostici Razionalisti): Filosofia per bambini.

Per Sofia la filosofia era terribilmente eccitante perché riusciva a seguire tutto con la propria testa, senza essere costretta a ricordare quello che aveva imparato a scuola. Giunse così alla conclusione che in realtà la filosofia non era qualcosa che si può imparare; si poteva invece imparare a pensare filosoficamente.

(J. Gaarder, Il mondo di Sofia)


lunedì 9 maggio 2011

La Curia di Palermo rifiuta la veglia per le vittime dell'omofobia... ma va'?!?



Salve gente,

Leggendo un po' di notizie sul web (quando avrò uno stipendio fisso e decente mi permetterò il sacro santo giornale mattutino, per ora però, tocca usare le risorse che internet offre...) arrivo quasi subito a questa, da un articolo di Repubblica.
L'inizio dell'articolo così recita: "La Curia di Palermo vieta una veglia di preghiera per le vittime dell'omofobia, in programma il 12 maggio nella parrocchia di Santa Lucia. Un appuntamento organizzato da "Ali D'Aquila", un gruppo di cristiani gay e lesbiche, nell'ambito delle celebrazioni
per il Palermo Pride 1, e che aveva potuto contare sull'appoggio del parroco, don Luigi Consonni.
Al religioso, un missionario comboniano, è arrivato però lo stop dall'alto: l'arcivescovo di Palermo, Paolo Romeo, e il vescovo ausiliare, Carmelo Cuttitta, gli hanno imposto di ritirare l'autorizzazione per l'utilizzo dei locali della parrocchia. Un divieto che è stato ispirato ai principi contenuti nella Lettera ai vescovi della chiesa cattolica sulla cura pastorale delle persone omosessuali dell'1 ottobre 1986, firmata dall'allora cardinale Joseph Ratzinger, e
che prevede "la cura pastorale" degli omosessuali, con l'assistenza di medici e psicologi".
Mi informo meglio e trovo subito due collegamenti molto interessanti: uno, sempre dal sito di Repubblica, alla mitica Amaca di Michele Serra e
un altro al sito Queerblog, nel quale, neanche a farlo apposta, trovo una sorta di risposta all'articolo del giornalista di cui avevo appena letto l'opinione.
Ora, il mio primo istinto, da fan di Repubblica e soprattutto di Michele Serra, era stato quello di difenderlo in toto dalla critica mossagli; sfortunatamente, alcuni punti sollevati dal blog GLBT non erano del tutto erronei.
Come potete leggere dal titolo, infatti, sono anche io, come Serra, del parere che
non ci si possa aspettare granché da un'istituzione, quale è la Chiesa Apostolica Romana, che da sempre ha istigato l'odio e il disprezzo per gli omosessuali; insomma, leggendo la notizia la mia prima esclamazione è stata: "Embeh? Che vi aspettavate?".
Il Queerblog a questo punto porta a suo favore un argomento che è andato un po' a smontare quella che era stata la mia prima impressione, ovvero:
nella Lettera del 1986 suddetta, oltre ai principi sulla cura pastorale delle persone omosessuali
, al punto numero 10 si legge: "Va deplorato con fermezza che le persone omosessuali siano state e siano ancora oggetto di espressioni malevole e di azioni violente. Simili comportamenti meritano la condanna dei pastori della Chiesa, ovunque si verifichino. Essi rivelano una mancanza di rispetto per gli altri, lesiva dei principi elementari su cui si basa una sana convivenza civile. La dignità propria di ogni persona dev’essere sempre rispettata nelle parole, nelle azioni e nelle legislazioni".
Effettivamente a questo punto le proteste inutili e incomprensibili a cui fa riferimento Serra, diventano certamente più chiare e logiche: una Chiesa che, per quanto li definisca "malati", decide però che le violenze contro di loro sono da 'deplorare con fermezza' non so quanto più può permettersi di negare una veglia ai suoi fedeli.
Continuo a rifletterci sentendo che però questa conclusione non mi soddisfa, e che una gran parte di me è rimasta con l'articolo dell'Amaca...
Il punto credo sia questo: i gay cattolici possono continuare a sperare che la loro Chiesa la smetta di disconoscerli, di criticarli e di volerli curare, e certamente si può appellare alla facciata non violenta e di carità che ogni tanto questa cerca di rinfrescare; non credo però possano pretendere un cambiamento o anche solo una semplice azione come quella di una veglia per dei morti, fino a che continuano a far parte di un'istituzione vecchia e bigotta, conservatrice e retrograda, che comunque fa riferimento ad un pensiero religioso e quindi dogmatico.
E qui forse arriva Serra, non compreso dal Queerblog, consigliando ai gay cristiani di ascoltare le molte chiese valdesi e protestanti che invece al cambiamento e all'apertura mentale sono esercitate: per la Chiesa Cattolica il vostro Dio non vi vuole così, è inutile. Inventatevi pure tutto quello che volete, continuate a sperare che così non sia: le regole comunque le fanno loro; loro decidono di punire una cosa e non un'altra; loro decidono che un certo peccato è più grave di un altro; loro decidono cosa vedere e cosa non vedere.
Insomma, fatevene una ragione. Non siete voi a reinventare la religione cattolica. Il principio del 'sacerdozio universale' appartiene ai protestanti, non a voi.

venerdì 6 maggio 2011

"But in the cultural sense, I just speak in future tense, Judas kiss me if offensed or wear ear condom next time!"

Salve gente,

Finalmente ecco il video di 'Judas'!
Anche questa volta, come già per 'Born this way', Gaga è riuscita a dare un valore aggiunto alla canzone con il video ( inutile però aggiungere che per ora, per il nuovo album,
questo valore aggiunto salva le canzoni dalla banalità, cosa di cui 'Paparazzi' o 'Bad Romance' non ebbero affatto bisogno!).
Se la canzone risulta orecchiabile, perfetta per la discoteca e sa un pochetto di già sentito il videoclip è invece tutt'altro, come un'opera gagaiana che si rispetti.
La nostra Mother Monster ci offre una visione dissacrante (e sacrilega, a quanto ci dimostrano dalle ire di certe aree cattoliche) nel decontestualizzare l'atto forse più famoso del Vangelo, ovvero il tradimento di Giuda; niente di nuovo, se uno ha ben presente Jesus Christ Superstar (quello sì che l'hanno dato a Pasqua, senza turbare gli animi di nessuno, mi pare... i religiosi sono strani, bah!) e il modernizzato Romeo+Juliet di Luhrman (ma solo a me è parso che Rick Gonzalez aka Jesus ricordasse tantissimo John Leguizamo aka Tebaldo?).
Una banda di motociclisti in cui possiamo da subito - senza tanto background di catechismo - riconoscere i dodici apostoli (nel dubbio, infatti, hanno pure i nomi scritti con le borchie sulla schiena), Gesù, il boss, e la sua donna, per l'occasione incarnata da Lady Gaga aka Maria Maddalena.
Immagini stupende e di grande suggestione non mancano, ovviamente: Gaga che segnala al suo amato Gesù (stupendo con la corona di spine oro in testa!) il traditore Giuda, puntandogli contro una pistola che si rivela poi essere una sorta di rossetto color sangue, che segna le labbra del bacio del tradimento ( che seguirà subito dopo); qualche fotogramma mischiato verso la fine del video in cui si assiste al "battesimo" di Gaga - che più che Maria Maddalena ricorda Dita Von Teese nel video di Marilyn Manson 'Mobscene' - e al famoso lavaggio dei piedi, in cui però si intrufola anche Giuda, tanto per ricordarci che se <<...Jesus is my virtue, Judas is the demon I cling to...>>; e ovviamente il gran finale, la tormentata protagonista della vicenda, Maria Maddalena, che muore lapidata, ovviamente alla Gaga-maniera.
Ora, probabilmente non riesco a cogliere il lato blasfemo per il semplice fatto di non essere religiosa, nè tanto meno cattolica; però continuo a non riuscire nemmeno a comprendere vagamente il motivo che ha scatenato tutte le proteste nei confronti di questa canzone e in seguito di questo video. Anzi, mi è sorto addirittura il dubbio che stavolta (e solo stavolta) l'obbiettivo di Lady Gaga non fosse tanto di dissacrare, ma piuttosto di mostrare come in tutto quello che fa ci siano due aspetti fondamentali della sua religione: il peccato e la redenzione.

Ma sbaglierò, sicuramente... non sono brava ad interpretare i messaggi dei fedeli, a me sembrano fondamentalmente tutte cazzate.
A voi il video, divertente e bello, musicale e gagaiano... del resto possiamo anche fregarcene!

giovedì 5 maggio 2011

In vena di elenchi...

Salve gente,

Avete presente quando nei film il protagonista elenca le cose che più adora o che più detesta, riuscendo sempre incredibilmente a non essere banale (sebbene, in realtà, le cose banali sono quelle che più adoriamo...) e dire cose strane e complicate? Avrete quindi notato come queste cose, più intricate e particolari vengono descritte più danno un'aura di profondità o comicità ( a seconda dell'obbiettivo, ovviamente... ).
Bene, ora voglio creare un bell'elenco super profondo e simpatico anche io :-) Sennò che gusto c'è ad avere un blog? Sarò sincera, certo, ma allo stesso tempo farò la sofisticata come la moda insegna :-) (non dirò quindi l'amicizia, l'amore, i viaggi, la musica...).
Credo di essere stata abbastanza chiara, cominciamo:

10 cose che adoro (in ordine più o meno sparso):

1. Stringere con una mano le lenzuola del letto quando sono fresche (sempre fatto, sin da piccola);
2. Bere acqua fresca subito dopo aver mangiato della cioccolata;
3. I vecchi telefoni a rotella;
4. I video di willwoosh;
5. Il profumo delle edicole, delle cartolerie, delle librerie e dei cinema;
6. Le pagine lisce e lucide di certi libri;
7. Le vetrine di Sisley;
8. Il succo d'arancia delle Santal;
9. Tutto quello che si può trovare in una cartoleria;
10. La cioccolata calda, davanti ad un film, con pochi amici, mentre fuori piove.

10 cose che detesto (sempre in ordine più o meno sparso):

1. I camion dei rifiuti;
2. Chi parla al cinema;
3. Il tipo della feltrinelli al reparto di Filosofia;
4. Le canzoni stupide e banali di Jovanotti;
5. Gli ubriachi;
6. Arrivare in ritardo;
7. Mischiare il dolce con il salato;
8. Prendere l'autobus;
9. L'oro giallo nei gioielli;
10. I canguri! (mi suggeriscono :D )

domenica 1 maggio 2011

"I'm beautiful in my way, 'cause god makes no mistakes, I'm on the right track baby, I was born this way!"

Salve gente,

Mentre nella mia testa echeggia una 'Born this way' mixata con il nuovo singolo Gagaiano 'Judas', tante idee sfrecciano nella mia mente, in una catena di libere associazioni da fare invidia a Freud.

1. 'Born this way', l'ultima puntata uscita in streaming di Glee!!! Bellissimo episodio, all'insegna dell'orgoglio gay e più generalmente cartello pubblicitario per adolescenti emarginati dalla società (vabbè... esiste un episodio di Glee che non lo sia stato?) per via di quelli che quest'ultima etichetta come "difetti" o "problematiche".
SPOILEEEEEER!!!
Kurt tornato finalmente nel Glee Club del McKinley! Era da circa una decina di puntate che si respirava questa certezza futura, ma è stato comunque un gran momento, anche se, persino io (adoratrice del personaggio di Kurt ) ho avvertito un po' di esagerazione, di pathos forzato, sulle note del suo ritorno... troppo lunga la canzone cantata dal ragazzo ai suoi ritrovati compagni e onnipresente il suo personaggio nell'arco della puntata.
Stupenda invece la trovata di Santana con il bestione omofobo! E ancora più carina la parte finale, la maglia scritta male che Brittany dà alla sua spasimante e importante la decisione di quest'ultima di non prendere parte all'esibizione Gagaiana ( pur avendo, più volte nell'episodio, dichiarato la sua omosessualità!). Sto sempre più adorando quella gran gnocca di Santana!

2. A proposito di telefilm... sono ufficialmente una drogata persa! Tra 'Glee', 'Desperate Housewives', 'The Big Bang Theory' e 'Modern Family' non mi ricordo neanche più di respirare! Tutta colpa di Megavideo, ovviamente...
Poco male, almeno ho deciso di trasformare la mia droga in qualcosa di utile, rendendola la prossima attività del Gruppo Giovani Cassero http://giovanicassero.blogspot.com/2011/04/going-to-group-il-piccolo-schermo-si.html :-)

3. 'Born this way' è la canzone che i Gay Pride di tutto il mondo aspettavano da tempo. Scontato? Ovvio? Sarà, però non mi dispiace mai prodigarmi in lodi verso Lady Gaga, per quanto questa non sia la assolutamente la sua migliore canzone... ma comunque: oltre all'evidente manifesto della libertà di essere quello che si è, come si è nati o come ci si sente di essere e oltre ad essere cantata dall'icona gay del momento, la canzone è anche mortalmente, terribilmente e straordinariamente: GAIA! Una buona miscela di beat da disco, ritornello orecchiabile pop, frasi da striscione rainbow, (Don't be a drag, just be a queen!) il tutto unito dalla forte personalità ribelle di Gaga.
Perfetto!

4. Non vedo l'ora che arrivi l'Euro Pride di Roma! In genere sono sempre entusiasta per i Gay Pride, ma quest'anno lo sono doppiamente, visto l'importanza implicita nell'aggettivo 'Euro'. E visto che anche qui posso cogliere l'opportunità di pubblicizzare il blog dei Giovani Cassero, ecco l'editoriale che abbiamo scritto a proposito della manifestazione dell'11 giugno: http://giovanicassero.blogspot.com/2011/04/editoriale-per-leuro-pride-2011.html

5. Ho voglia di ascoltare 'Judas'... ecco una bellissima esibizione di Lady Gaga da Ellen De Generes (sì, lo so... sono terribilmente lesbica! ).